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Assicurazioni Economiche |

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auto d'epoca

Differenza tra auto storica ed auto d’epoca

Scritto da Redazione Aggiornato il giorno Luglio 8, 2017 Lascia Commento

auto storia - depocaSpesso e volentieri le definizioni di auto d’epoca ed auto storica vengono utilizzate come sinonimi, subendo un’interscambiabilità che effettivamente è sbagliata.
Un’auto d’epoca ed un’auto storica sono due cose distinte e separate.
Se non hai chiaro questo concetto di consiglio di leggere questo articolo, dove analizziamo nel dettaglio tutte le differenze.

La differenza sostanziale è principalmente la possibilità di circolare su strada.
Infatti un’auto d’epoca, ovvero un’auto che a causa dei troppi anni di vita non possiede più i requisiti minimi richiesti dalla circolazione, è omessa dalla possibilità di circolare liberamente su strada, poiché ritenuta atipica e non idonea, ma soprattutto destinata e limitata alla sola esposizione museale o alla particolare apparizione in manifestazioni determinate. Difatti un’auto d’epoca è anche cancellata dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico).

Un’auto storica invece, ritenuta comunque veicolo atipico ma tuttora idoneo alla circolazione, potrà nei vari casi circolare liberamente su strada, sempre se mostra la dovuta idoneità. Le auto storiche infatti, per essere ritenute tali, hanno bisogno del rilascio di un certificato di storicità, che viene comunemente richiesto all’ASI per le auto con più di venti anni d’età.

Dopo aver superato i controlli delle dovute commissioni specializzate, un’automobile può essere certificata storica o d’epoca, andando incontro alle varie limitazioni e alle varie agevolazioni economiche.

Revisione di un’auto storica e di un’auto d’epoca

Con l’entrata in vigore del Decreto ministeriale del 17 dicembre 2009, il quale si riferisce agli articoli 60 e 80 del Codice della Strada circa i veicoli considerabili atipici d’epoca e atipici storici, è prevista una revisione biennale per questa tipologia di automobili. Una revisione obbligatoria effettuata da commissioni tecniche della motorizzazione civile con particolari metodologie in base all’anno di immatricolazione, e cioè se quest’ultimo è antecedente o susseguente al 1960.

Laddove gli accertamenti di revisione per l’idoneità sono prescritti in maniera ordinaria per i veicoli immatricolati dopo il 1° gennaio del 1960, non si può dire la stessa cosa per i veicoli antecedenti a questa data.

La revisione in questione difatti cambia poiché vengono presi in considerazione ulteriori dettagli, ovvero:

  • Efficienza di frenatura, misurata con apposito decelerografo
  • Segnalatore acustico
  • Dispositivi silenziatori
  • Dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione
  • Pneumatici
  • Vetri di sicurezza
  • Specchi retrovisori
  • Fascia d’ingombro
  • Emissioni gas di scarico

Tale particolareggiata revisione, con strumenti appositi e dettagliati, viene effettuata in determinati centri di prova indicati dalla Motorizzazione Civile, i quali effettuano test più specifici rispetto all’ordinaria revisione biennale.

Agevolazioni economiche per le auto storiche e d’epoca

Partendo dalla non possibilità di circolazione, un’auto d’epoca aderirà alla formula assicurativa garage, ovvero quella dell’impossibilità di circolare liberamente su strada, che ridurrà notevolmente la rata assicurativa.

Per le auto storiche ritenute in grado di poter circolare liberamente su strada, si terrà conto dell’anzianità. Per un’auto con più di vent’anni ma meno di trenta si dovrà pagare il bollo stradale, che però sarà ridotto a poche decine di euro. Per un’auto che invece ha superato i trent’anni, resterà da pagare unicamente la tassa di circolazione, poiché si verrà esentati dal bollo.

È tuttavia d’importanza chiarire che alle auto storiche non è possibile allegare la formula di bonus/malus, di conseguenza la consistenza della rata assicurativa è abbondantemente calata.

Possedere un’auto d’epoca o un’auto storica  ha più di un grattacapo, al di là delle revisioni, dei controlli, dei trasporti e dei mantenimenti, ma economicamente parlando godono delle migliori agevolazioni assicurative, come giusto che sia.

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Cosa definisce un’auto d’epoca sportiva?

Scritto da Redazione Aggiornato il giorno Luglio 8, 2017 Lascia Commento

Le vetture sportive sono autovetture di piccole dimensioni, generalmente a due posti e due porte, che possono raggiungere alte velocità.
Le caratteristiche salienti sono velocità, un buon rapporto peso/potenza, grande sensibilità e prestazioni particolarmente brillanti; da un punto di vista tecnico, sono caratterizzate da trazione posteriore e motore anteriore (ma non mancano case che hanno preferito la struttura a motore posteriore-centrale, come la Lamborghini e la Ferrari), l’altra faccia della medaglie delle famigerate auto d’epoca, che si utilizzavano tutti i giorni.

auto d'epoca sportive italiane

I migliori modelli sportivi italiani delle auto d’epoca

Non è facile scegliere tra i tanti modelli di auto sportive del passato – anche perché la valutazione dipende dai gusti personali – ma abbiamo provato ugualmente a stilare la classifica delle migliori auto sportive.

Un ruolo di primo piano lo ricoprono le Ferrari, veri esempi di arte su quattro ruote, ben tre modelli meritano la menzione:

  1. Ferrari Dino 246 GT: dalle linee morbide e con prestazioni ad alta velocità, è una rarità realizzata in soli 12 esemplari; cambio a 5 marce, sedili in pelle, una velocità massima di 235 km orariferrari dino 246 gt
  2. Ferrari 250 GTE: era la vettura sportiva per il padre di famiglia, potente e comunicativa ma con due posti posteriori ideali per i bambini (ma scomodi per gli adulti)ferrari 250 gte
  3. Ferrari 250 GTO: è forse una delle automobili più conosciute ed apprezzate di tutti i tempi.
    GTO sta per Gran Turismo Omologata.
    Nel 2004 la rivista automobilistica statunitense Sports Car International l’ha eletta la “miglior vettura sportiva degli anni ’60” e la rivista statunitense Motor Trend Classic l’ha premiata come “miglior Ferrari di tutti i tempi”.Ferrari 250 GTO
  4. Alfa Romeo Spider Duetto: il modello si è molto evoluto nel corso dei ventotto anni di produzione (dal 1966 al 1994) in forma e scelte tecniche, al punto che si contano ben diciassette versioni. È uno dei modelli più noti della casa milanese,
  5. Cisitalia 202 Berlinetta: prodotta dal1946 al 1952, dal 1951 è esposta al MoMA (Museum of Modern Art) di New York come scultura mobile; elegante, prodotta in soli 220 esemplari, è un vero e proprio pezzo da collezione.

Restauro, conservazione e manutenzione dell’auto d’epoca

Le auto d’epoca necessitano di cure e di un’attenzione maniacale ai dettagli; per questo è opportuno prevedere appuntamenti periodici presso ditte di autoriparazioni specializzate in veicoli d’epoca.
Oltre agli interventi di restauro (servizi di verniciatura, lattoneria, ecc.), è opportuno dedicarsi alla manutenzione e non trascurare le giuste modalità di conservazione del veicolo.
Un intervento di restauro può durare anche più di un anno e bisogna affidarsi ad artigiani professionali e specializzati che si occupino della revisione del motore, dell’impianto elettrico, di interni e cromature e della ricostruzione di parti mancanti o danneggiate non più reperibili.
Lo scopo è quello di riportare la vettura allo stato originale curando anche il minimo dettaglio.

Costi di compravendita e costi di manutenzione di un’auto d’epoca

I costi variano sensibilmente da un modello all’altro: si parte da 5.000 euro per arrivare a cifre da capogiro per esemplari più rari come la Cisitalia 202 Berlinetta, per cui ci vogliono circa 200.000 euro, e la Ferrari Dino 246 GT che è quotata oltre 700.000 euro.

Concorsi d’eleganza, di restauro e conservazione

Con il proprio veicolo d’epoca è possibile ottenere premi e riconoscimenti nei più importanti concorsi e fiere del settore.
Tali concorsi hanno lo scopo di valorizzare la conservazione, il restauro o l’eleganza dei veicoli d’epoca e premiare la loro rispondenza allo stato originario.
Le vetture sono selezionate da una giuria sulla base del loro interesse storico, tecnico ed estetico, o dell’eleganza e raffinatezza del design.

Raduni di marca e modello per esibire il proprio gioiello

Oltre ai concorsi, esistono dei raduni per esibire il proprio gioiello: a scopo non competitivo, consentono agli appassionati di ritrovarsi e di far ammirare la propria auto d’epoca in eventi dedicati a specifiche marche (raduni di marca) o a specifici modelli (raduni di modello)
Scopri tutto quello che c’è da sapere sui raduni.

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Auto d’epoca, come e quando esibirla

Scritto da Redazione Aggiornato il giorno Giugno 24, 2017 Lascia Commento

auto d'epoca sportive

E’ impossibile rimanere indifferenti dinanzi al fascino delle auto vintage.
Chi le possiede ha un legame profondo con esse: prova un piacere puro nel salirci a bordo, nel fare un viaggio, nell’annusare quell’odore unico, nel tuffarsi in un tempo che non c’è più.

Per esibire un’automobile d’epoca, però, ci sono alcune regole fondamentali da conoscere.

Innanzitutto distinguiamo tra auto d’epoca (qui trattate) e auto storiche:

  • auto d’epoca: sono quelle vetture cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) perché destinate alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati.
    Non possono circolare su strada (ad eccezione di manifestazioni o raduni appositi) e devono essere fedeli al modello originale,
  • auto storiche: possono circolare liberamente su strada purché possiedano il Certificato di Rilevanza Storico Collezionistica, la carta di circolazione e l’Attestato di datazione e storicità”.

Requisiti necessari alle automobili d’epoca per la circolazione

Come abbiamo anticipato sopra, in base al Codice della strada (art. 60 comma 3 Codice della Strada), le auto d’epoca possono circolare su strada solo “in occasione di apposite manifestazioni o raduni autorizzati” e solo nelle località e nell’ambito degli itinerari di svolgimento delle manifestazioni. In questi casi, per essere in regola, sono indispensabili i seguenti requisiti:

  • l’iscrizione all’elenco dei veicoli d’epoca istituito presso il Centro storico del Dipartimento per i Trasporti Terrestri (D.T.T.);
  • il rilascio dell’autorizzazione (foglio di via) da parte dell’Ufficio Provinciale della Direzione Generale della Motorizzazione Civile (M.C.T.C.) della circoscrizione in cui si svolge o ha inizio (se sono previste più tappe) l’evento.Tale autorizzazione è subordinata alla presentazione, da parte dell’ente organizzatore, dell’elenco particolareggiato dei veicoli partecipanti (che devono essere non meno di 15), del nulla osta dell’ente o degli enti proprietari delle strade interessate e della prescrizione della scorta degli organi di polizia.
    Nel foglio di via devono essere indicati la validità dell’autorizzazione, i percorsi consentiti interessati dalla manifestazione e la velocità massima ammessa che non può superare:
  • 40 km/h, in ogni caso
  • 25 km/h, se il veicolo ha un impianto frenante di soccorso che agisce su una sola ruota
  • 15 km/h, se il veicolo non è munito di pneumatici.

NOTA – Per richiedere il foglio di via e la targa provvisoria abbinata, oltre al percorso e alla durata dell’evento è necessario indicare il nome del proprietario del veicolo, la fabbrica, il tipo e il numero di telaio o di motore

  • l’esibizione di una targa provvisoria rilasciata dall’Ufficio Provinciale della Direzione Generale della M.C.T.C. della circoscrizione in cui si svolge o ha inizio l’evento.

Tipologia di violazioni e sanzioni per il mancato rispetto delle regole di circolazione

  1. Il veicolo d’epoca circola senza foglio di via o targa provvisoria ovvero con autorizzazione scaduta: sanzione amministrativa (da 68,25€ a 335€)
  2. il veicolo circola fuori dall’itinerario assegnato dal foglio di via: sanzione amministrativa (maggiorata e accompagnata dalla sanzione accessoria del sequestro del mezzo se l’infrazione viene reiterata, con lo stesso documento, per più di tre volte).

Tariffe d’iscrizione e cancellazione nell’elenco dei veicoli d’epoca

Come anticipato, un’auto d’epoca, per essere riconosciuta tale, deve essere iscritta nell’apposito elenco istituito presso il Centro storico della Direzione generale della M.C.T.C.
L’iscrizione avviene a seguito del superamento di una visita e di una prova per accertare l’originalità del veicolo in ogni sua parte.
L’automobile d’epoca deve essere sottoposta a revisione ogni cinque anni e il buon esito di essa ne conferma l’iscrizione all’elenco nazionale (in caso contrario il veicolo è cancellato d’ufficio dall’elenco).

Le tariffe per l’iscrizione e la cancellazione nell’elenco sono di volta in volta stabilite dai regolamenti ministeriali.

Tipologie di manifestazioni e concorsi

Le manifestazioni e i concorsi dedicati alle auto d’epoca possono essere di diversi tipi:

  • Manifestazioni titolate di abilità (con strumentazione libera, meccanica o con formula ASI) – eventi non competitivi con prove di precisione cronometrica
  • Manifestazioni titolate turistiche
  • Con prove – eventi non competitivi in cui sono previsti il percorso di uno specifico itinerario e le relative prove
  • Senza prove – eventi non competitivi in cui è previsto il percorso di uno specifico itinerario senza effettuare prove
  • A rilevamento di passaggio – eventi non competitivi in cui è previsto il percorso di uno specifico itinerario dietro rilevamento cronometrico di passaggio
  • A scopo turistico culturale – eventi che valorizzano l’aspetto storico e culturale legato ai veicoli d’epoca
  • A scopo tematico – eventi a tema prefissato (riservati a tipologie, modelli e marche, ecc.) o con uno specifico anno di riferimento
  • A scopo rievocativo – eventi rievocativi di manifestazioni del passato, in cui i veicoli partecipanti sono chiamati a rispettare, per tipologia e anno di produzione, un periodo specifico
  • Raduni di marca – eventi dedicati a specifiche marche di veicoli d’epoca
  • Raduni di modello – eventi dedicati a specifici modelli di veicoli d’epoca
  • Manifestazioni titolate “Trofeo Marco Polo” – eventi che rispondono al regolamento del marchio “Trofeo Marco Polo” e che sono quindi sempre abbinati a eventi turistico-culturali, tematici o rievocativi senza prove; sono conferiti premi solo in base al numero di partecipazioni e non in base alla graduatoria finale della singola manifestazione

Concorsi, a loro volta suddivisibili in:

  • Concorsi Dinamici – gare in cui è previsto il percorso di uno specifico itinerario ma al solo fine di una rievocazione di una gara storica; sono conferiti premi solo in base all’aspetto rappresentativo ed estetico dei veicoli d’epoca
  • Concorsi di restauro e conservazione – gare con il preciso scopo di valorizzare e premiare la conservazione e il restauro dei veicoli d’epoca
  • Concorsi di eleganza – gare con il preciso scopo di valorizzare l’eleganza dei veicoli d’epoca

 

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