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Auto d’epoca e storica

Nostalgia, rarità, cura del dettaglio e bellezza sono solo alcune delle parole che possono essere associate ai veicoli d’epoca, automobili apprezzate tanto dai giovani quanto dalle persone più mature.

Analizziamo oggi la normativa assicurativa che viene applicata a questo tipo di vettura, ma prima di tutto diamo uno sguardo generale a questo settore e alle differenze in termini di tassazione e circolazione tra auto contemporanee e auto d’epoca.

Contenuti

  • 1 Auto storica e d’epoca: differenze e caratteristiche
  • 2 Auto storica: vantaggi e risparmio su tassa di possesso
  • 3 Auto storiche e d’epoca: la normativa assicurativa

Auto storica e d’epoca: differenze e caratteristiche

Sono molti i fattori che possono portare un soggetto ad acquistare o a prendersi cura di una macchina d’ epoca: in alcuni casi a primeggiare è il valore affettivo, in altri il valore riconosciuto alla bellezza della vettura, in altri ancora la consapevolezza che ogni anno che passa accresce il valore dell’ automobile stessa.

Se siete interessati a questo settore, la prima cosa che dovete sapere è la differenza tra un’auto d’epoca e un’auto storica, categorie che spesso vengono a torto sovrapposte.

 tipo d’auto Informazioni
Auto d’epoca
Foto Descrizione
auto d'epoca l’auto d’epoca  non potrà avere i requisiti per essere utilizzata quotidianamente, dato che la stessa verrà cancellata dal PRA e che potrà essere utilizzata solo per mostre, esposizioni, manifestazioni, raduni, parate o qualsiasi altro tipo di evento autorizzato dall’Ufficio Provinciale della Direzione generale della M.C.T.C.

Per essere riconosciuta come tale, la vettura dovrà essere sottoposta ad una serie di controlli e di test da parte di un addetto della motorizzazione.

Auto storiche
Foto Descrizione
auto storiche Maggiori sono le possibilità di utilizzo per le auto storiche che, se dichiarate conformi, possono circolare su strada e beneficiare come vedremo di una serie di vantaggi.

Anche su di esse vige l’obbligo biennale di revisione.

Un’auto per essere definita d’epoca/storica deve essere stata costruita (e non necessariamente immatricolata) un minimo di 20 anni prima della sua iscrizione all’ASI.

E’ infatti proprio con l’iscrizione all’Auto Storiche Italiane che la vettura è riconosciuta come auto storica.

Per iscriversi è necessario rivolgersi ad un’associazione di auto storiche e inoltrare all’Asi la propria iscrizione. L’iscrizione all’Asi costa 41 euro, mentre quella alle singole associazioni varia in relazione al club scelto e ai servizi dallo stesso offerti. E’ fondamentale che la vettura si presenti in buone condizioni e che eventuali modifiche effettuate nel corso degli anni non ne abbiano stravolto le caratteristiche.

L’iscrizione ai registri è possibile anche in caso di auto radiate dal PRA.
Rientrano in questa categorie le vetture che non sono più in possesso dei documenti che ne permettano la libera circolazione ma che, in caso di iscrizione al registro, possono essere nuovamente targate e dotate di libretto di circolazione in quanto ne possiedono i requisiti.
Per procedere all’operazione, il soggetto dovrà presentare apposita dichiarazione, assumendosi tutte le responsabilità di quanto sottoscritto.auto radiate dal PRA

Auto storica: vantaggi e risparmio su tassa di possesso

Viaggiare con un’auto storica, ha dei vantaggi: indossare le cinture di sicurezza, ad esempio  non è obbligatorio se la vettura all’origine non disponeva dei punti di attacco per la stessa, allo stesso modo se il veicolo è iscritto all’ASI non è obbligatorio circolare con le luci di posizione accese.
Alcune limitazioni potrebbero essere legate alla circolazione in zone soggette a blocco euro 0, ma non manca la possibilità di ottenere deroghe a riguardo.

Diversi sono anche i vantaggi economici riservati ad un soggetto che possiede un’auto storica.
L’obbligo del bollo è stato reintrodotto per le auto storiche dai 20 ai 29 anni d’età con la Legge di Stabilità del 2015, seppur mantenendo delle tariffe vantaggiose rispetto ad una regolare autovettura. Difatti l’abolizione della vecchia esenzione ha scaturito non pochi dibattiti in materia e pareri discordanti nelle diverse regioni d’Italia. Mentre per le auto storiche che abbiano compiuto il 30° anno d’età rimane invariata l’esenzione del bollo, con la sola esclusione della tassa di circolazione che va in ogni caso pagata se il mezzo viene utilizzato. Se vuoi approfondire questo argomento e dunque conoscere tutti i dettagli in merito visita il nostro articolo “auto e moto d’epoca: esenzione bollo”.

Auto storiche e d’epoca: la normativa assicurativa

Ma veniamo dunque all’argomento principale di oggi e capiamo quanto costi un’assicurazione su un veicolo storico/d’epoca. Come sempre avviene nel mondo delle assicurazioni, non è possibile fornire cifre precise, dal momento che le condizioni variano e sono influenzate da numerosi fattori.
E’ tuttavia possibile affermare che quasi tutte le compagnie offrono tariffe dedicate, che spesso non tengono conto di classe di merito, franchigie e che premiamo i collezionisti di auto storiche/d’epoca con condizioni ancora migliori.

Entrando più nel dettaglio di quanto appena espresso, dunque, il soggetto potrà beneficiare di diversi vantaggi.

  • Il premio fisso agevolato, che mediamente oscilla tra i 100 e i 250 euro, infatti, si accompagna alla certezza di non dover subire rincari in caso di incidente;
  • l’esclusione della formula Bonus/Malus rappresenta infatti un’importante garanzia per il cliente, che anche in caso di sinistri non dovrà preoccuparsi di calcolare classe di merito e rialzi di costo.
  • Il vantaggio come abbiamo già accennato, aumenta per i collezionisti che possono accedere alla cosiddetta “Formula Garage” che di fatto premia con risparmi fino al 70% il collezionista che decidesse di coprire il suo intero parco auto d’epoca.
    Anche in questo caso, non è possibile indicare costi precisi, ed è quindi opportuno confrontare almeno un paio di preventivi per verificare la soluzione milgiore.
  • E’ bene ricordare poi che queste polizze includono solitamente la polizza guida libera.
    Grazie a questa formula viene data, a tutti i soggetti con età minima di 23 anni, la possibilità di guidare la vettura con copertura per responsabilità civile.
    Si tratta di un’opzione molto utile, basti pensare ad un nucleo familiare con parco d’auto d’epoca che vuole prendere parte a manifestazioni o parate.

Ribadiamo che per avere accesso a questi benefici è fondamentale che la vettura abbia almeno 20 anni d’età e sia iscritta all’Asi.

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