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Assicurazioni Economiche |

Assicurazioni auto e moto d'epoca, assicurazione sanitaria e assicurazioni professionisti

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Varie

Rievocando la storia a bordo delle auto d’epoca

Scritto da Redazione Aggiornato il giorno Luglio 17, 2017 Lascia Commento

Le auto d’epoca non sono solo una passione, ma costituiscono anche un mezzo per viaggiare nel tempo, fisicamente e metaforicamente: con esse ripercorriamo la nostra cultura, annusiamo pellami dimenticati e curati nei minimi dettagli, accarezziamo dettagli cromati che oggi sono sostituiti da materiali plastici.
Un modo, insomma, per rievocare la nostra storia più o meno recente.
Come e dove ammirare (o far ammirare) queste auto restaurate? Leggete…

Manifestazioni titolate turistiche organizzate dall’A.S.I.

L’A.S.I., Automotoclub Storico Italiano, è una federazione costituitasi nel 1966, che riunisce circa 202.000 appassionati di veicoli storici e rappresenta istituzionalmente il motorismo storico italiano presso gli organismi nazionali e internazionali competenti.
Una delle attività dell’ASI è quella di organizzare manifestazioni dedicate alle automobili d’epoca coordinandole in un Calendario Eventi; le manifestazioni gestite dall’ASI si dividono in due tipologie:

  • Manifestazioni titolate di abilitàeventi non competitivi con prove di precisione cronometrica
  • Manifestazioni titolate turistiche, eventi non competitivi che si distinguono in:
  • Con prove – eventi non competitivi in cui sono previsti il percorso di uno specifico itinerario e le relative prove
  • Senza prove – eventi non competitivi in cui è previsto il percorso di uno specifico itinerario senza effettuare prove
  • A rilevamento di passaggio – eventi non competitivi in cui è previsto il percorso di uno specifico itinerario dietro rilevamento cronometrico di passaggio
  • A scopo turistico culturale – eventi che valorizzano l’aspetto storico e culturale legato ai veicoli d’epoca
  • A scopo tematico – eventi a tema prefissato (riservati a tipologie, modelli e marche, ecc.) o con uno specifico anno di riferimento
  • A scopo rievocativo – eventi rievocativi di manifestazioni del passato, in cui i veicoli partecipanti sono chiamati a rispettare, per tipologia e anno di produzione, un periodo specifico
  • Raduni di marca – eventi dedicati a specifiche marche di veicoli d’epoca
  • Raduni di modello –eventi dedicati a specifici modelli di veicoli d’epoca
  • Chi può’ partecipare alle manifestazioni turistiche?

    Sono ammessi alle manifestazioni i proprietari di vetture d’epoca che siano in possesso di:

  • Certificato di Identità A.S.I. (Omologazione) o Carta d’Identità “FIVA” (in caso di eventi del calendario “FIVA”) o permesso di Partecipazione rilasciato dall’ASI
  • NOTA: l’attestato di Storicità e Datazione non é un documento valido per la partecipazione a questo tipo di manifestazioni.

  • patente di guida in corso di validità
  • tessera ASI
  • polizza assicurativa RCA per il veicolo iscritto
  • Come partecipare alle manifestazioni titolate turistiche?

    L’iter da seguire per partecipare a questo genere di manifestazioni è alquanto semplice: se in possesso dei requisiti di cui abbiamo scritto sopra, basterà procedere all’iscrizione.
    Tempi e modalità sono dettati dal regolamento della manifestazione a cui si intende partecipare, generalmente scaricabile dal sito internet ASI.
    Ricevuta la richiesta di adesione, il comitato organizzatore della manifestazione si riserverà, a suo insindacabile giudizio, di accettare o rifiutare la richiesta.
    In caso di esito positivo, ci si dovrà presentare nella località, nella data e nell’ora previste dal programma per espletare formalità come quelle del controllo dei documenti di ammissione dei partecipanti (tessera ASI, patente, certificati, ecc.).

    Manifestazioni titolate turistiche: calendario 2017

      • Manifestazioni titolate turistiche con prove
      • Manifestazioni titolate turistiche senza prove
      • Manifestazioni titolate turistiche a rilevamento di passaggio
      • Manifestazioni titolate turistiche a scopo tematico
      • Manifestazioni titolate turistiche a scopo rievocativo
      • Raduni di marca
      • Raduni di modello

    ”Cercamanifestazioni auto d'epoca

    Cos’è il Certificato di Rilevanza Storica

    Scritto da Redazione Aggiornato il giorno Maggio 9, 2019 Lascia Commento

    Guidare un veicolo di oltre venti anni d’età, che sia automobile storia o d’epoca o motociclo d’epoca, può avere i suoi vantaggi economici e fiscali.
    Tuttavia per poter godere di queste agevolazioni e giungere alla loro riconoscenza, occorre ottenere una certificazione di validità, importante oltretutto per la circolazione su strada di tali veicoli.

    Il Certificato di Rilevanza Storica è un documento rilasciato dall’ASI su richiesta di iscrizione alla suddetta Federazione, il quale attesta la rilevanza storica di un veicolo consentendone la circolazione come tale e la possibilità di ricevere agevolazioni assicurative.
    Questo non vuol dire che non è possibile circolare senza il certificato di rilevanza storica, bensì significa che si guiderebbe con una vettura riconosciuta in maniera ordinaria, ovvero uguale a tutte le altre e con il pagamento necessario di tutte le documentazioni assicurative previste.

    Senza il CRS acronimo di Certificato di Rilevanza Storica non è possibile chiedere e ottenere un pagamento agevolato alla propria agenzia assicurativa o l’esenzione dal bollo stradale.

    Il D.M. del 17 dicembre 2009 entrato in vigore il 19 marzo 2010 prevede l’acquisizione di tale CRS per il riconoscimento di un veicolo come d’interesse storico e collezionistico, regolamentandone la possibilità di circolare su strada come tale e richiedendone l’obbligo di revisione biennale.

    Come ottenere il Certificato di Rilevanza Storica (CRS) ?

    Presso qualsiasi dei club federati e aderenti alla Federazione ASI è possibile richiedere il modulo per l’iscrizione nel Registro dei veicoli con rilevanza storica o collezionistica, ottenendo il CRS.
    La sola età del veicolo in questione e la semplice compilazione del modulo non sono gli unici requisiti necessari per ottenere il Certificato di Rilevanza Storica.

    Occorre ulteriormente:

    • Allegare foto valide che attestino l’esatto aspetto del veicolo
    • Allegare al modulo compilato ciascuno dei particolari documenti richiesti, come ad esempio il primo anno di immatricolazione
    • Fornire informazioni sulla composizione meccanica dell’automobile, ovvero se qualcuno dei pezzi che la compongono sia stato o meno sostituito

    Difatti, alla luce del complesso processo di ottenimento, è previsto un incontro con una commissione tecnica specializzata in grado di visionare l’autenticità storica del veicolo, decidendo o meno per il riconoscimento.

    Ci sono logicamente dei punti vincolanti al riconoscimento storico come:

    • La somiglianza del telaio e della carrozzeria all’originale forma dell’automobile
    • La natura effettiva del motore, se originario o compatibile ad esso
    • La forma degli interni
    • La forma e la grandezza degli pneumatici se conformi a quelli originari

    Dopo aver avuto l’OK dalla commissione, il Certificato Rilevanza Storica verrà rilasciato gratuitamente in tempi variabili che oscillano da 25 ai 45 giorni.

    Privilegi e vantaggi del CRS

    Un’automezzo storico, ovvero un’auto che possiede il Certificato di Rilevanza Storica, è innanzitutto esente dalla formula bonus/malus assicurativa. Se l’auto poi ha un’età compresa tra i venti e i trent’anni, il bollo stradale decresce alla cifra di decine d’euro, mentre diventa completamente gratuito nel caso in cui il veicolo superi i trent’anni.
    Resterebbe unicamente da pagare la tassa di circolazione più la normale copertura assicurativa, logicamente mutevole da agenzia ad agenzia, ma pur sempre più economica della normale assicurazione.

    Sebbene non sia un obbligo, il Certificato di Rilevanza Storica è uno dei maggior vantaggi che si possano ottenere circa il proprio vecchio autoveicolo. Superati i dovuti controlli e rispettate tutte le modulistiche, è facile ottenere la possibilità di circolazione su strada con la propria vettura, usufruendo però di un vantaggio economico sulla propria spesa di circolazione ed assicurativa.

    ”Cercacertificato di rilevanza storica”, crs

    L’ASI e le sue Manifestazioni Titolate di Abilità

    Scritto da Redazione Aggiornato il giorno Luglio 17, 2017 Lascia Commento

    È ormai dal 1966 che l’ASI (Automotoclub Storico Italiano) agisce sul territorio nostrano come Ente che sostiene e tutela gli aspetti e i dettagli della motorizzazione storica italiana, vantando l’organizzazione di eventi culturali e sociali volti a valorizzare l’importanza storica dei veicoli.

    Parliamo proprio dell’ASI, ovvero una Federazione che conta 263 club federati più 38 altri club aderenti e che quindi complessivamente racchiude circa 200 mila appassionati di vetture storiche.

    Se vuoi trovare più informazioni ti consiglio di leggere anche: Cos’è e come iscriversi all’Asi

    È sempre la Federazione ASI a rilasciare su richiesta, dopo un’attenta revisione da parte di commissione specializzata, gli attestati e il riconoscimento di auto storica per i veicoli che hanno superato i venti anni di età.

    Un certificato che risulta essere necessario per la partecipazione alle manifestazioni d’abilità.

    Le Manifestazioni Titolate di Abilità e il cronometraggio

    Le manifestazioni titolate di abilità promosse ed istituite dai club federati ASI si suddividono in più categorie, tra cui le principali sono:

    • Manifestazione titolata d’abilità con Strumentazione Libera
    • Manifestazione titolata d’abilità con Strumentazione Meccanica
    • Formula ASI

    Parliamo di manifestazioni d’abilità, ovvero delle vere e proprie gare con auto storiche, dove l’importanza è attribuita al cronometraggio dei tempi lungo il percorso e non all’arrivo fisico in prima posizione.

    Settando una velocità media di 40 km/h, chi prende parte a questa tipologia di gara dovrà riuscire a completare il percorso nel tempo effettivo calcolato sulla velocità media, dovendo anche mostrare l’effettiva giusta velocità ad ogni controllo delle commissioni lungo il tracciato.
    Si tratta di una gara fatta di calcoli, dove la padronanza del proprio veicolo è assolutamente vincolante.

    Le differenze tra le Manifestazioni degli automezzi d’epoca

    Prendere parte ad una manifestazione titolata d’abilità con Strumentazione Libera significa che i partecipanti, guidatori e aiutanti che siano, hanno la possibilità di utilizzare qualsiasi tipologia di strumento per auto-controllare la propria velocità, il proprio andamento e i propri tempi, riuscendo così a poter modificare il settaggio durante la corsa per raggiungere la giusta velocità.

    Una manifestazione titolata d’abilità con Strumentazione Meccanica non permette invece le stesse libertà della Strumentazione Libera, difatti è possibile in questo caso utilizzare unicamente orologi analogici oppure poche altre strumentazioni della medesima tipologia. Qui è possibile dimostrare ancor di più la propria capacità ed il proprio controllo sul veicolo storico guidato e sul suo andamento.

    La Formula ASI è in definitiva un evento organizzato da uno o più club federati che prevede nella sua totalità più gare e più manifestazioni di abilità, cronometrate o meno e di breve o lunga durata.

    Come partecipare alle Manifestazioni di Abilità

    Partecipare alle manifestazioni d’abilità è più semplice di quanto si possa immaginare, sebbene la domanda d’iscrizione possa essere respinta anche senza alcun motivo.

    Bisogna essere in possesso di:

    • Tessera ASI, ovvero l’iscrizione alla Federazione organizzatrice
    • Patente di guida
    • Assicurazione RCA
    • Certificato d’identità ASI, ovvero l’omologazione dell’automobile ritenuta dall’ASI veicolo storico.

    Tale documentazioni vanno presentate al club federato o aderente all’ASI nelle date e nei tempi previsti, precedenti all’effettiva giornata di manifestazione. Bisogna semplicemente trovare l’ente organizzatore, portare i documenti ed iscriversi, pagando nel caso una quota d’iscrizione. Giunto il giorno, si potrà prendere parte alla manifestazione!

    Gli eventi sono innumerevoli, infatti ogni anno è possibile partecipare a tantissime manifestazioni:

    • Strumentazione Libera: 7/7 Pescara, 15/7 Pordenone, 22/7 Campobasso, 14/9 Alba
    • Strumentazione Meccanica: 8/7 Rende, 7/9 Ragusa

    Formula ASI: 30/7 Piacenza, 3/9 Cremona, 9/9 Cuneo, 7/10 Ferrara

    ”Cercaasi e manifestazioni

    Differenza tra auto storica ed auto d’epoca

    Scritto da Redazione Aggiornato il giorno Luglio 8, 2017 Lascia Commento

    auto storia - depocaSpesso e volentieri le definizioni di auto d’epoca ed auto storica vengono utilizzate come sinonimi, subendo un’interscambiabilità che effettivamente è sbagliata.
    Un’auto d’epoca ed un’auto storica sono due cose distinte e separate.
    Se non hai chiaro questo concetto di consiglio di leggere questo articolo, dove analizziamo nel dettaglio tutte le differenze.

    La differenza sostanziale è principalmente la possibilità di circolare su strada.
    Infatti un’auto d’epoca, ovvero un’auto che a causa dei troppi anni di vita non possiede più i requisiti minimi richiesti dalla circolazione, è omessa dalla possibilità di circolare liberamente su strada, poiché ritenuta atipica e non idonea, ma soprattutto destinata e limitata alla sola esposizione museale o alla particolare apparizione in manifestazioni determinate. Difatti un’auto d’epoca è anche cancellata dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico).

    Un’auto storica invece, ritenuta comunque veicolo atipico ma tuttora idoneo alla circolazione, potrà nei vari casi circolare liberamente su strada, sempre se mostra la dovuta idoneità. Le auto storiche infatti, per essere ritenute tali, hanno bisogno del rilascio di un certificato di storicità, che viene comunemente richiesto all’ASI per le auto con più di venti anni d’età.

    Dopo aver superato i controlli delle dovute commissioni specializzate, un’automobile può essere certificata storica o d’epoca, andando incontro alle varie limitazioni e alle varie agevolazioni economiche.

    Revisione di un’auto storica e di un’auto d’epoca

    Con l’entrata in vigore del Decreto ministeriale del 17 dicembre 2009, il quale si riferisce agli articoli 60 e 80 del Codice della Strada circa i veicoli considerabili atipici d’epoca e atipici storici, è prevista una revisione biennale per questa tipologia di automobili. Una revisione obbligatoria effettuata da commissioni tecniche della motorizzazione civile con particolari metodologie in base all’anno di immatricolazione, e cioè se quest’ultimo è antecedente o susseguente al 1960.

    Laddove gli accertamenti di revisione per l’idoneità sono prescritti in maniera ordinaria per i veicoli immatricolati dopo il 1° gennaio del 1960, non si può dire la stessa cosa per i veicoli antecedenti a questa data.

    La revisione in questione difatti cambia poiché vengono presi in considerazione ulteriori dettagli, ovvero:

    • Efficienza di frenatura, misurata con apposito decelerografo
    • Segnalatore acustico
    • Dispositivi silenziatori
    • Dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione
    • Pneumatici
    • Vetri di sicurezza
    • Specchi retrovisori
    • Fascia d’ingombro
    • Emissioni gas di scarico

    Tale particolareggiata revisione, con strumenti appositi e dettagliati, viene effettuata in determinati centri di prova indicati dalla Motorizzazione Civile, i quali effettuano test più specifici rispetto all’ordinaria revisione biennale.

    Agevolazioni economiche per le auto storiche e d’epoca

    Partendo dalla non possibilità di circolazione, un’auto d’epoca aderirà alla formula assicurativa garage, ovvero quella dell’impossibilità di circolare liberamente su strada, che ridurrà notevolmente la rata assicurativa.

    Per le auto storiche ritenute in grado di poter circolare liberamente su strada, si terrà conto dell’anzianità. Per un’auto con più di vent’anni ma meno di trenta si dovrà pagare il bollo stradale, che però sarà ridotto a poche decine di euro. Per un’auto che invece ha superato i trent’anni, resterà da pagare unicamente la tassa di circolazione, poiché si verrà esentati dal bollo.

    È tuttavia d’importanza chiarire che alle auto storiche non è possibile allegare la formula di bonus/malus, di conseguenza la consistenza della rata assicurativa è abbondantemente calata.

    Possedere un’auto d’epoca o un’auto storica  ha più di un grattacapo, al di là delle revisioni, dei controlli, dei trasporti e dei mantenimenti, ma economicamente parlando godono delle migliori agevolazioni assicurative, come giusto che sia.

    ”Cercaauto d'epoca”, auto storica”, differenza auto storica e d'epoca

    Assicurazione furto in casa. Come assicurarti

    Scritto da Redazione Aggiornato il giorno Luglio 14, 2017 Lascia Commento

    Estate vuol dire sole, mare, relax ma anche -purtroppo- maggiore incidenza dei furti in appartamento. (se vorrai informazioni su come assicurare la propria abitazione).
    Un fenomeno poco felice per una miriade di ragioni, dal momento che, oltre al danno emotivo e alla naturale rabbia per tutte le incombenze che dovranno essere fronteggiate, si dovrà fare i conti anche con i danni materiali del caso.

    Se tutto questo non è evitabile, in senso assoluto, si possono sempre attivare delle misure preventive volte ad una maggiore tranquillità del proprietario del bene e della sua famiglia.
    La prima misura attivabile contro i furti in casa è di certo l’adozione di tutte quelle misure di sicurezza passiva a basso impatto che conosciamo e che vanno dal chiudere tutte le porte e le finestre accessibili dall’esterno al dotarsi di cancellate o acquistare un allarme online a pochi € e procedere autonomamente all’installazione.

    assicurazioni furti fotoPer sentirsi ulteriormente protetti, si può attivare un’assicurazione casa contro il furto, cosicché almeno i danni finanziari siano coperti da una polizza assicurativa, e in questo articolo ti spiegheremo come procedere!

    se qualcosa non ti risulterà chiaro non esitare a lasciare un commento!

    Il furto è il reato previsto dall’Art.624 Codice Penale e viene commesso da chiunque si impossessi della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri.

    L’elemento caratterizzante del furto è il dolo di chi compie l’atto, cioè la volontà di rubare per trarne profitto.

    Quando si va a stipulare un’assicurazione furto è bene comprendere la differenza che intercorre tra le varie tipologie di furto, concetto diverso -per esempio- da rapina.

    Tipi di Furto riconosciuti dagli enti assicurativi

    Dopo la descrizione data dall’art. 624 del c.p., passiamo adesso a dare qualche esempio di furto:

    • furto con rottura o scasso, compiuto mediante forzatura o rottura delle serrature;
    • furto con sfondamento, compiuto provocando una breccia nei muri o nei soffitti;
    • furto con scalata, compiuto mediante introduzione nei locali per via diversa da quella ordinaria;
    • furto con introduzione clandestina, compiuto da chi, dopo essersi introdotto clandestinamente nei locali, senza destare sospetti, sia riuscito a farsi chiudere nei locali stessi ed abbia portato via la refurtiva;
    • furto con uso fraudolento di chiavi, compiuto utilizzando chiavi false;
    • furto con destrezza, compiuto con un’abilità tale da eludere l’attenzione del derubato;
    • furto con strappo o scippo, compiuto strappando la cosa di dosso alla persona che la possiede.

    Differenza tra il furto e la rapina? Sono due concetti simili ma molto diversi tra loro.

    Nel furto manca il ricorso alla violenza da parte di chi commette il reato: elemento caratterizzante è il superamento o la rottura dei mezzi di chiusura dei locali dove sono custoditi i beni ma non vi è alcun contatto con la vittima designata; nella rapina, invece, chi commette il reato sottrae la cosa a chi la detiene mediante l’uso della violenza o della minaccia.

    Cosa è incluso nell’assicurazione furto

    Questo tipo di polizza ci rimborsa i danni materiali e diretti di danneggiamento o perdita delle cose assicurate derivanti da:

    • furto, a condizione che l’autore si sia introdotto nei locali contenenti le cose assicurate:

    – violazione dei mezzi di protezione e chiusura o muri, soffitti e pavimenti mediante rottura, scasso, sfondamento;
    -scalata;
    – introduzione clandestina;
    – uso fraudolento di chiavi;
    – rapina, anche se iniziata all’esterno;

    • furto e rapina, avvenuti in occasione di tumulti popolari, scioperi, sommosse, atti di terrorismo o di sabotaggio organizzato;
    • danneggiamenti, compresi atti vandalici avvenuti in occasione del furto o della rapina;
    • spese per la riparazione dei guasti cagionati dai ladri alle parti del fabbricato che contiene le cose assicurate.

    Cosa non è incluso nell’assicurazione furto

    Solitamente le esclusioni previste per questo tipo di polizza riguardano i danni da furto che si verificano in conseguenza di:

    • terremoti, eruzioni vulcaniche, inondazioni, uragani, trombe d’aria;
    • atti di guerra, invasione, occupazione militare, insurrezione;
    • esplosioni o radiazioni provenienti da trasmutazione del nucleo dell’atomo;
    • confische o requisizioni;

    Le assicurazioni non sono valide nei:

    • locali lasciati disabitati: trascorse infatti le ore 24 del 15esimo giorno consecutivo di non occupazione dei locali beni quali gioielli e preziosi, denaro, carte valori, titoli di credito, raccolte e collezioni non sono più coperti da assicurazione; trascorse le ore 24 del 24esimo giorno consecutivo per le altre cose assicurate scade la copertura;
    • occasione di incendio, di esplosione o di scoppio.

    Non copre, inoltre, furti commessi o agevolati da dolo o colpa grave dall’assicurato, da persone che abitano con lui, da suoi dipendenti, dagli incaricati della sorveglianza o quelli indiretti come i profitti sperati, i danni del mancato godimento o uso e altri pregiudizi.

    In cosa consiste un’assicurazione furto

    La polizza assicurazione furti è, come visto, quella tipologia di contratto che, una volta sottoscritto, consente all’assicurato di avere un risarcimento per tutti i danni arrecati nell’appartamento da parte di ladri o aggressori.

    Le polizze assicurative per la casa si estendono anche agli appartamenti di villeggiatura o per gli scippi e le rapine di beni che si verificano all’esterno, nelle immediate vicinanze dell’immobile assicurato, ma è una clausola che va specificata nel contratto e non coprono i danni provocati dall’assicurato stesso o dai suoi familiari, oppure nei casi in cui il cliente non abbia avuto l’accortezza di tutelarsi anticipatamente con gli opportuni mezzi di chiusura e sicurezza.

    Il risarcimento è proporzionato ai limiti assicurativi concordati nel contratto; per ottenere il risarcimento in caso di furto, è necessario presentare la denuncia alle autorità di polizia, nonché fare la richiesta alla compagnia assicurativa (bisogna allegare anche la copia della denuncia).

    È possibile stipulare una polizza assicurativa casa All Inclusive, una garanzia che assicuri la copertura totale dei danni verificatisi all’interno di un appartamento, che va a coprire anche i danneggiamenti provocati da incendi e malfunzionamento dell’impiantistica.

    Cosa rimborsa l’assicurazione casa furto?

    Le coperture assicurative riguardano generalmente il risarcimento di:

    • danni e guasti arrecati all’abitazione e agli infissi;
    • danni all’arredamento e al contenuto assicurato dovuti agli atti vandalici perpetrati durante il furto dai ladri;
    • eventuali spese sostenute dall’assicurato per la duplicazione dei documenti personali sottratti nel corso del furto, scippo o rapina.

    Come comportarsi in caso di sinistro Furto?

    Quando si è vittime di un furto si deve:

    1. avvisare l’Assicuratore entro 24 ore specificando le circostanze e l’importo approssimativo del danno;
    2. sporgere denuncia alle autorità e fornire all’Assicuratore la distinta delle cose rubate e copia della denuncia entro 5 giorni dall’accaduto;
    3. fornire le prove del diritto all’indennizzo tramite i documenti che possono attestare le caratteristiche ed il reale valore delle cose rubate;
    4. conservare fino a liquidazione del danno, i beni non rubati e gli indizi del reato;
    5. comunicare alla compagnia assicurativa l’eventuale recupero dei beni rubati.

    Come vengono valutati i beni rubati ai fini dell’indennizzo?

    È possibile fare riferimento al valore reale dei beni, quindi al prezzo di mercato al momento del sinistro, e al prezzo di acquisto -previo degrado d’uso- per i beni che hanno un valore d’uso.

    A seconda delle condizioni di assicurazione, che è sempre bene ed altamente consigliato leggere prima della stipula, la valutazione dei danni può avvenire con il criterio del Valore a Nuovo o con quello del Valore Commerciale.

    Per oggetti particolari il valore può essere stabilito al momento della conclusione del contratto, mediante stima accettata per iscritto da entrambe le parti; in questo particolare caso il valore viene stabilito da un esperto di fiducia dell’assicurato e dell’assicuratore e la stima formerà parte integrante della polizza.

    In quali casi è consigliabile stipulare una polizza casa contro i furti?

    La casa è pur sempre il bene immobile più importante che la maggior parte di noi possiede e, in molte zone della Penisola, i furti -come abbiamo visto- sono frequenti, quindi, indipendentemente che ci si allontani dalla propria abitazione per breve o per lungo periodo, è conveniente stipulare una polizza assicurativa casa contro i furti per tutto un intero anno, in quanto, difficilmente una compagnia assicurativa sarà disposta a rimborsare i danni procurati in un immobile che non è abitato da parecchi mesi.

    Le assicurazioni casa contro i furti sono caldamente consigliati per tutte quelle case particolarmente isolate, come nel caso delle ville di campagna o al mare, ma anche a tutti gli appartamenti che sono situati nei grandi centri urbani, particolarmente affollati.
    Questa può essere stipulata sia dai proprietari di casa, sia dagli affittuari, ma in questo caso, la copertura ha una validità solamente per i beni materiali contenuti nei locali, dunque non interessa tutta l’intera abitazione.

    Come viene determinato il costo del premio assicurativo per la polizza casa contro i furti?

    L’importo del premio assicurativo viene determinato partendo da alcuni indicatori, quali i seguenti:

    • i metri quadrati;
    • l’accatastamento dell’immobile;
    • la provincia;
    • la tipologia di costruzione.

    E voi, sceglierete questo tipo di polizza? Fatecelo sapere nella sezione commenti.

    ”Cercaassicurazione furti

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